sabato 23 aprile 2016

C'era una volta a Como...Alessandro Volta! - Irene Bottazzi, Elena Casella e Anna Colombo

Le nostre compagne Irene Bottazzi, Elena Casella e Anna Colombo, armate di macchina fotografica, penna e block notes, hanno deciso di percorrere le strade della nostra città alla ricerca di informazioni su Alessandro Volta! Hanno approfondito la sua biografia e le sue invenzioni e hanno anche intervistato turisti e cittadini di ogni età che si trovavano a passeggiare ignari davanti al Tempio Voltiano! Così hanno prodotto un'interessante presentazione in Power Point che hanno illustrato alla classe e che ora condivideremo con voi... Buon divertimento!

C'ERA UNA VOLTA A COMO...ALESSANDRO VOLTA!

domenica 17 aprile 2016

Scrittura creativa diario - Alice Guarisco

E perché non condividere anche una piacevole giornata in famiglia?! Cara Alice Guarisco.. ci hai proprio fatto venir voglia di visitare un museo! 

Como, 15 marzo 2016
Caro diario,
ho scelto di scriverti oggi per raccontarti la splendida giornata che ho trascorso domenica scorsa con la mia famiglia. Insieme a dei nostri carissimi amici abbiamo deciso di andare a visitare il Museo Egizio di Torino. 
Questa gita mi ha subito entusiasmata perché ho studiato sui libri di scuola questo periodo importante della storia e anche perché mi ha sempre incuriosita molto vedere le mummie da vicino. Siamo partiti presto, ma, nonostante fosse domenica e avrei voluto dormire un po’ di più, mi sono preparata velocemente. Il viaggio è durato due ore, ma è trascorso in fretta tra una canzone e l’altra. Appena siamo arrivati e abbiamo parcheggiato l’auto, ho osservato questa nuova città, così grande e diversa dalla mia, con molto fascino. Dopo pochi minuti abbiamo raggiunto il tanto atteso museo egizio. Muniti di audio guide abbiamo incominciato a girare nelle immense sale. Non vedevo l’ora di vedere le mummie, ma ammetto che anche le imponenti sculture delle divinità egizie mi hanno colpita molto. Le luci, inoltre, erano basse e rendevano tutto ancora più suggestivo. Finalmente ci siamo trovati nella sala delle mummie; ho provato delle sensazioni molto particolari: da una parte ero molto affascinata, dall’altra, però, ero impressionata soprattutto quando ho visto la mummia di un bambino molto piccolo.
Finita la visita del museo siamo andati a fare un giro nel centro storico di Torino alla ricerca di un ristorante. Dopo una lunga ricerca e lo stomaco che brontolava, fortunatamente abbiamo trovato un tipico ristorante piemontese dove ci siamo riposati e abbiamo gustato dei piatti squisiti.
Alle 16.00 circa siamo tornati verso la macchina e la stanchezza ha preso il sopravvento su di me.
Non mi sono neanche accorta del viaggio, quando ho aperto gli occhi eravamo già arrivati a casa e ho svegliato mia sorella.
Sono proprio felice, è stata una giornata indimenticabile e mi è piaciuto poterla trascorrere con la mia famiglia.
Adesso ti devo salutare, buona notte caro diario, ci vediamo domani.
Tua

Alice Guarisco

venerdì 15 aprile 2016

Scrittura creativa diario - Isabel Magnelli

Chissà se  la nostra compagna Isabel Magnelli avrà riportato in questa pagina di diario emozioni realmente provate o sarà solo finzione letteraria?! Beh, in ogni caso molte di noi adolescenti si immedesimeranno sicuramente!

Cario Diario,
è rincominciata la scuola e sono felice, ma allo stesso tempo triste perché ho lasciato i miei compagni delle elementari a cui ero molto legata. Mi mancano e non posso smettere di pensare alla persona che mi piace, si chiama Nicola e ho scoperto che mi piaceva solamente alla fine della quinta! È così carino, dolce, simpatico e bravo a scuola. Ama il tennis proprio come me, ci piace la stessa cantante (ADELE), abbiamo due sorelle, ci piacciono i parchi acquatici e ci piace viaggiare, anche se per il momento nessuno dei due ha avuto l’occasione di andare in posti “speciali”. Abbiamo molte cose in comune e ci piacciamo a vicenda, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirselo, perché  siamo entrambi molto timidi! Adoriamo stare insieme e siamo ottimi amici, ci abbracciamo, ci siamo dati anche un bacio una volta, ma sulla guancia! Guardiamo film, cantiamo, balliamo e facciamo i compiti insieme, ma purtroppo adesso che andiamo in due scuole diverse tutto questo piano piano sta scomparendo, non ci vediamo quasi mai e ci sentiamo davvero poco. Mi manca, soprattutto perché è il mio migliore amico, e quando lo vedo “there’s fire starting in my heart”, cioè c'è un fuoco che si accende dentro di me, per l’emozione che provo a incontrarlo di nuovo!! In questo momento mi sento sola, anche perché le mie amiche a scuola sono quasi tutte fidanzate e io sono l’unica single, anche se, a dire la verità, non è male essere soli, perché si è totalmente liberi. Meglio così, perché sono ancora troppo piccola per fidanzarmi e poi mia mamma e mio papà non me lo permetterebbero mai, anche se ormai sanno sia i miei che i genitori di Nicola che ci piacciamo, va beh!!
Adesso vado caro diario, devo fare i compiti!
Bye, ti scrivo più tardi!!   
Isabel Magnelli
 

Scrittura creativa diario - Christian Calabrese


Una pagina di diario davvero divertente...il nostro compagno Christian Calabrese ci ha proprio lasciati col fiato sospeso!

11 settembre 2147


Caro diario,
sfortunatamente le vacanze sono finite ed io devo tornare a scuola. Ad essere sincero non ho la minima voglia di tornare a scuola, non per le materie scolastiche, anzi io adoro materie come educazione aerea e teoria strutturale che si svolgono tramite la realtà aumentata, ma odio l’idea di dover rischiare la vita per andarci. Mia mamma mi dice sempre che se mi alzassi anche solo 15 minuti prima (cosa per me impossibile) non rischierei la vita per andare a scuola. Ovviamente io, da bravo figlio, annuisco e le rispondo che mi sveglierò presto, ma ciò non accadrà mai.
12 settembre 2147
Oggi è il primo giorno di scuola e sono già in ritardo. Devo essere là per le 8:30 e devo prendere l’unico idrobus che passa per la mia scuola. Quello delle 8:05. Alle 7:59 mi sono svegliato con tutta calma, mi sono sgranchito le braccia e le gambe, mi sono alzato dal letto, ho visto l’orologio e sono saltato in aria dalla paura. Erano le 8:02 ed io ero ancora mezzo scemo, alzato a guardare l’ora vicino al letto. Sono corso in bagno. Con una mano mi pettinavo, con l’altra mi lavavo i capelli ed i denti mentre Bot 3002561 (una specie di robot personale) mi ha portato i vestiti e mi ha preparato lo zaino che mi ero scordato di fare la sera prima.  Alle 8:04 sono uscito dal bagno già pettinato, vestito, lavato e con lo zaino in spalla. Ho salutato mia mamma, mio papa, ho preso una pillola per fare colazione contenente latte, cereali al miele, biscotti e qualcos’altro che non ho fatto in tempo a leggere (questa io la chiamo colazione veloce) e sono sceso di corsa dalle scale di casa. Per mia sfortuna il mio appartamento si trova all’84esimo piano di un grandissimo condominio (ecco le conseguenze del sovrappopolamento della terra), ma dopo tantissima fatica e dopo aver sudato 7 camicie sono riuscito a scendere in tempo grazie anche al mio caro amico Bot che mi ha sollevato e portato per i restanti piani. Circa 84. Dopo tutto ciò sono riuscito a uscire dal condominio alle 8:05 spaccate. Mi manca un solo ostacolo che separa me dalla fermata nel marciapiede opposto: la strada principale più trafficata del centro città. Ho pensato che forse ce l’avrei fatta con un po’ di pazienza ad attraversare la strada, ma appena ho girato lo sguardo verso la mia destra ho visto la mia unica speranza di arrivare a scuola venire verso la fermata. Sono entrato in panico, ma non avendo tempo di restarci, ne sono uscito dopo 2 secondi. Al diavolo la pazienza, ho meno di 30 secondi per attraversare quella strada e arrivare alla fermata prima dell’idrobus, quindi passo al piano B. Prendo il mio skateboard e faccio un’azione di cui mi pento subito dopo. L’ho mandato in mezzo alla strada, le auto, grazie al sistema di sicurezza, hanno visto un pericolo e hanno frenato automaticamente, così io, correndo e nascondendomi la faccia per non essere riconosciuto da nessuno, ho attraversato la strada con centinaia di persone che mi insultavano per avere fermato una fila di centinaia di macchine nella strada principale della città. Così sono finalmente riuscito a prendere il bus alle 8:06 (era in ritardo di 1 minuto), sudato e bagnato da una bibita del McDonald che mi ha lanciato uno a bordo di una Mercedes. A questo punto vorrei mettere fine a questa pagina di diario, ma non posso perché la mia enorme sfortuna non mi ha ancora abbandonato. Alle 8:15, quando mancano ancora 10 kilometri per arrivare alla mia scuola, l’idrobus si rompe improvvisamente. Sono rientrato in panico perché è il primo idrobus nella storia a rompersi dopo circa 70 anni dalla sua creazione! Nonostante ciò, non mi sono arreso. Dopo circa 4 secondi esco dal panico perché, anche questa volta, non ho tempo. Ho 13 minuti esatti per fare a piedi i 10 km che mi separano dalla scuola.  Dopo sì e no 10 metri di stancante corsa, ho deciso che non ce l’avrei mai fatta a fare neanche 20 metri a piedi, quindi ho preso in “prestito” una bicicletta da 30.000 mila euro che, come le auto, va a idrogeno. Evidentemente il proprietario non ci teneva molto, perché la teneva senza catena e null’altro nel giardino di casa sua. Tecnicamente il giardino aveva un cancello con tanto di serratura, ma essendo alto 1 metro, ho scavalcato, preso le chiavi della bicicletta ed ho sfondato il cancello di legno. Nonostante ciò, io non sono un maleducato, quindi ho lasciato un fogliettino bianco, strappato a furia da un quaderno con su scritto “scusi da Giorgio Naghetti “(il nome di un mio compagno di classe che mi sta antipatico). Dopo appena 5 kilometri, alle 8:24 la bicicletta ha segnalato la batteria scarica e allora io, urlando come un matto, tanto da far girare molte persone, perfino in macchina, ho cercato un’altra soluzione; e l’ho trovata. Sono andato vicino ad un furgone che nel frattempo andava ignaro sulla strada ed appena ho avuto l’occasione, sono saltato dietro nella sua “cabina” ed alle 8:29, grazie al suo “passaggio” sono arrivato a scuola in tempo. Sono felicissimo ma poi quando ho notato che la scuola era deserta e che la sirena delle 8:30 non sta suonando mi inizio a preoccupare! Ho controllato sul mio telefono il calendario e l’ora ed ho scoperto, con mia grande sorpresa che mi sono sbagliato. Oggi è l’11 Settembre, non il 12. La scuola inizierà domani!
Christian Calabrese


giovedì 14 aprile 2016

Scrittura creativa diario - Alice Senafarre

Scrivere un diario è anche lasciarsi trasportare dai pensieri, vagare con la fantasia e rivivere bei momenti passati... questo è proprio quello che è accaduto alla nostra compagna Alice Senafarre!

                                                                                                                                                                              8 Aprile 2016

Caro diario,                                                                                   

Sto guardando fuori dalla finestra della mia camera e sono un po’ triste perché piove e ho un mare di compiti da svolgere, allora fantastico con la mia mente ricordando i bei giorni trascorsi al mare, durante le vacanze di Pasqua, con i miei genitori e il mio stupendo cane Milli. Il ventisei ed il ventisette marzo siamo andati a Genova – Nervi: sono stati due giorni fantastici sempre in compagnia della mia supercagnolona Milli, che oltretutto compiva quattro anni! È stato molto divertente giocare con lei al parco, fare il pic nic sul prato, passeggiare in riva al mare e godermi la libertà di quei giorni di vacanza. Milli si è comportata benissimo sia in hotel che al ristorante ed io ero molto orgogliosa di avere addestrato così bene il mio cane.
Stavo solo sognando ad occhi aperti e mi ritrovo qui seduta alla mia scrivania con davanti libri e quaderni…ma è stato bello ricordare la piccola vacanza al mare, mi ha reso davvero felice!
Ora non piove neanche più, mi sa che vado in giardino a giocare un po’ con Milli e poi ritornerò più carica e motivata per riprendere a studiare e a fare i compiti.    

Caro diario, ora ti saluto, a domani per un’altra pagina.
Tua
Alice Senafarre

domenica 10 aprile 2016

Scrittura creativa diario - Andrea Biadigo

Finalmente in classe si parla di emozioni, delle nostre emozioni, di noi adolescenti, positive o negative, e soprattutto di come poterle affrontare e gestire! C'è chi ascolta musica, chi suona uno strumento, chi balla, chi fa sport, chi legge, chi si confida con un'amica, chi disegna, chi piange, chi mangia dolci, etc...ma soprattutto abbiamo scoperto che molti di noi amano scrivere e tenere diari! Così, dopo aver letto insieme alcune pagine di diari più o meno famosi, tutti abbiamo provato a comporre una pagina di diario, in cui parlare di noi stessi o fingere di essere qualcun altro... Il primo elaborato che vogliamo condividere con voi è quello del nostro compagno Andrea Biadigo! Buona lettura!


 8 aprile 2016

Caro diario,
il mese scorso mia nonna, mia zia Ja, mia zia Marina ed io saremmo dovuti partire per Parigi.
Ero al massimo della felicità perché per andare a Parigi avremmo dovuto prendere l'aereo e io, su un aereo, non ci ero mai salito! Ci saremmo imbarcati in un aeroporto di Bergamo, quindi la notte ho dormito a casa di zia Marina. Mi sono dovuto però alzare molto presto, ma io ero talmente felice di poter volare per la prima volta che quasi non mi interessava a che ora mi sarei dovuto svegliare. Mi dicevo…che bello!!!! Ancora poche ore e sarò su un aereo diretto a Parigi e in più i miei compagni di classe saranno a studiare, mentre io sono a divertirmi... insomma c'erano tutti i presupposti perché fosse una vacanza bellissima. La mattina mi sono alzato alle 5:00, stanco ma euforico. Ci siamo cambiati in fretta, abbiamo preso la macchina e ci siamo diretti all’aeroporto dove abbiamo fatto colazione. Più tardi ci siamo diretti al check-in ma...panico! il mio biglietto era sparito, non era in nessuna tasca e in nessuna borsa... Per fortuna l'avevamo dimenticato su un tavolino mentre facevamo colazione.
Superato il check-in mi sono preso un libro da leggere in aereo. Mentre aspettavo la chiamata del nostro volo scattavo foto a volontà e giocavo un po' col telefono. Che bello!!!! Che bello!!! continuavo a dirmi... ero al settimo cielo!!!!!!!!!
Finalmente hanno chiamato il nostro volo, avrei voluto superare tutta la fila per entrare subito nell'aereo.
E’ arrivato il turno di zia Marina, di zia Ja e finalmente il mio!!!!
La signorina, che controllava le persone che dovevano salire sull'aero, mi ha chiesto la carta d'identità, il biglietto e... LA DELEGA!!!!! Noi non sapevamo nemmeno che avremmo dovuto portarla. Purtroppo era obbligatoria perché ad accompagnarmi c'era la nonna e non la mamma e, essendo io minorenne, avrei dovuto averla.
Che rabbia!!!!! Che tristezza!!!! avrei voluto piangere! La mia vacanza a Parigi e il mio volo in aereo tutto sfumato per una maledettissima delega.
Per ora ti saluto caro diario, dopo lo sfogo mi sento un po’ meglio, ma ti aggiornerò presto!

Con affetto
Andrea Biadigo




TravelFoscolo2.C - Itinerario naturalistico della Finlandia

Complimenti a Simone Belotti, Andrea Chironi, Enrico Gilardoni e Edoardo Murgia!

Buon percorso naturalistico della Finlandia a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario naturalistico della Norvegia

Complimenti a Isabel Magnelli!

Buon percorso naturalistico della Norvegia a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario naturalistico della Danimarca

Complimenti a Elisa Barsella, Matteo Brembilla e Marta Mantero!

Buon percorso naturalistico della Danimarca a tutti!

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lunedì 4 aprile 2016

TravelFoscolo2.C - Itinerario naturalistico della Svezia

Complimenti a Marco Battaglia, Davide Fazio e Charlotte von Mallasz!

Buon percorso naturalistico della Svezia a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario linguistico della Svezia

Complimenti a Elena Casella e Alice Guarisco!

Buon percorso linguistico della Svezia a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario storico-artistico della Danimarca

Complimenti a Carlotta Butti, Anna Colombo, Alice Senafarre e Giorgia Stimolo!

Buon percorso storico-naturalistico della Danimarca a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario gastronomico della Danimarca

Complimenti a Edoardo Bedetti e Irene Bottazzi!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario religioso della Francia

Complimenti a Elena Casella, Davide Fazio, Anna Colombo, Marta Mantero!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario naturalistico della Francia

Complimenti a Edoardo Bedetti, Andrea Biadigo, Christian Calabrese e Andrea Chironi!

Buon percorso naturalistico della Francia a tutti!

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TravelFoscolo2.C - Itinerario linguistico della Francia

Complimenti a Irene Bottazzi, Matteo Brembilla, Alice Guarisco, Isabel Magnelli!

Buon percorso linguistico della Francia a tutti!

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Giornata contro le Mafie - Irene Bottazzi

Anche la nostra compagna Irene Bottazzi ha scelto di condividere con voi i suoi pensieri sulla vicenda di Rita Atria... nella sua pagina di diario ha dato voce a tutte le nostre emozioni.


12 – 3 – 16

Caro Diario,

Oggi a scuola abbiamo parlato della mafia: la prof ci ha letto una pagina di diario di una ragazzina vittima di mafia, Rita Atria.
Ci ha detto che sarebbe stato per noi un cazzotto nello stomaco, e lo è stato davvero! In pratica in questa vicenda c’è più ingiustizia che giustizia, le persone a lei più vicine si '' allegano '' con la mafia per non morire. Mi ha scioccato la storia di una ragazzina di appena 12 anni non apprezzata dalla madre e alla quale sono morti per mafia il padre e il fratello, le persone più care. Che cosa brutta non sapere su chi poter contare, non avere nessuno a fianco… L'unica cosa che penso e spero è che non succeda MAI a me, non avere un padre, non avere un fratello, non avere la madre, anzi avercela ma che ti disprezza! Però lei aveva Borsellino, una persona che le stava vicino e la sosteneva nella lotta alla mafia. Ma anche lui le viene ucciso. Per me sarebbe stato meglio se non lo avesse conosciuto affatto. Una vita senza amore…io questo non lo potrei sopportare! Pensare che una ragazzina ha sopportato tutto questo mi fa stare male! Aiuto!
Comunque ringrazio Dio di non avere una vita di inferno come è stata quella di questa ragazzina così coraggiosa da combattere sola contro tutto e tutti.
Povera Rita…
La tua scrittrice

Irene Bottazzi