venerdì 5 febbraio 2016

Non avrete il mio odio - Marco Battaglia


In seguito ai terribili fatti di Parigi di novembre 2015, abbiamo approfondito l’argomento in classe su quotidiani e video internet, sull’origine dell’Isis, le assurde motivazioni e le conseguenze che questi attacchi terroristici avrebbero causato nel mondo. In seguito abbiamo ascoltato la Prof. leggere questo brano… le parole del marito di una delle vittime.



«Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.  

L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio». 


Antoine Leiris



Questo è stato il mio commento a caldo.



“Non avrete il mio odio” è la frase espressa da un padre che ha perso sua moglie in una serata di divertimento a Parigi. Quella sera, 13 novembre 2015, un gruppo di otto estremisti ricondotti all’ISIS ha tolto la vita a più di centotrenta persone agendo, per dire suo, per nome di un Dio. Un Dio non può volere il male e questo papà lo ha capito, trasmettendo il messaggio “Non avrete il mio odio”. Gli estremisti aspirano ad ottenere il nostro odio, in modo da diffondere il regime del terrore. Una volta instaurato, lo Stato Islamico avrà le porte aperte per venire qui, in Europa, a imporci la sua religione. Compiono tutto questo con il pretesto della fede e della religione, fatto del tutto contrario e opposto alla politica laica europea che si è ottenuta a prezzo di guerre sanguinose. Nei continenti avanzati e industrializzati la separazione dei poteri è già avvenuta e c’è da sperare che arrivi il più presto possibile nei Paesi Arabi.

Conferma il fatto di pochi giorni fa: uno scrittore saudita prima imprigionato e condannato e poi condannato a ottocento frustate e a morte. E solo per aver dubitato dell’esistenza di Dio! In questo lasso di tempo in cui ci sono stati laici e altri no nessuno dà all’ ISIS il diritto di intaccare la nostra pace. Secondo me questi attacchi vengono effettuati con armi che noi abbiamo fornito loro. Con noi intendo gli Stati Uniti che si sono arricchiti vendendo allo Stato Islamico armi. Ora c’è chi ne paga le conseguenze. Serve coerenza. Coerenza che va applicata anche al principio secondo cui non tutti i musulmani sono terroristi sanguinari. La particolarità di questi estremisti è il fatto di volersi auto-proclamare stato e non di sovvertirne altri. Hanno invaso e dichiarato come proprio un territorio grande più o meno come la Gran Bretagna in cui risiedono circa cinquantamila persone. La Francia bombarda con raid aerei questo terreno ma, secondo me, servono truppe di terra per annientarli totalmente

(impresa facilmente realizzabile se attuata prima della loro espansione). Avvenimenti come ritrovamenti di valigie vuote su treni, autobus, metropolitane e piazze testimoniano che ci sono italiani il cui obiettivo è seminare panico e terrore tra la gente. Anche questa è una forma di terrorismo perché ha come finalità spaventare, seppur inutilmente, le persone. Non bisogna invitare i capi religiosi delle Moschee in TV per chiedere loro giustificazioni del comportamento dell’ISIS, perché è ingiustificabile sia da un punto di vista laico, sia cristiano, che musulmano.

Concludo dimostrando la mia solidarietà per le famiglie delle vittime che sono distrutte e addolorate.



Marco Battaglia

1 commento:

  1. Vedo che vi ha incuriosito quello che è successo a Parigi ne ho già letti 3

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