Non avrete il mio odio - Marta Mantero

Ecco un altro commento a caldo che una nostra compagna, Marta Mantero, ha espresso sugli attentati dell'Isis rivolgendosi direttamente a un lettore immaginario, a se stessa e a tutti noi, un tentativo di razionalizzare sentimenti irrazionali contrastanti. Chi di noi non si è sentito così almeno una volta?!

Caro lettore, sicuramente sai cosa significa letteralmente questa frase, non avrete il mio odio, ma probabilmente non sai chi e per quale motivo sia stata scritta.
Prima di citarti l'autore del pensiero dal quale ho selezionato questa frase, vorrei spiegarti a grandi linee quelle che è successo Venerdì 13 Novembre 2015 a Parigi.
Era sera, la classica serata romantica della Parigi dei nostri sogni, quando si sono uditi i primi scoppi.
A primo impatto la gente ha creduto fossero petardi fatti scoppiare per via della partita di calcio in corso, ma successivamente i cittadini si sono accorti che era davvero troppo rumoroso e allora purtroppo hanno realizzato che quello era stato un attentato e che quelli erano terroristi e per tutti era sottointeso che quelle persone facevano parte dell'Isis.
Isis: solo a pronunciare questa parola mi viene la pelle d'oca, ovvero un insieme di terribili e fanatici terroristi islamici, che senza pietà avevano già compiuto un altro attentato sempre a Parigi, circa sette mesi prima.
Ovviamente i loro assalti non hanno sempre come meta Parigi, infatti minacciano guerra in tutto il mondo e, illusi di poterci conquistare e uccidere, continuando ad ammazzare povera gente innocente, come Valeria, una bellissima donna (descritta dal marito in una lettera in suo onore) morta nel Bataclan di Parigi, lasciando suo figlio e l'amore della sua vita.
Non ricordo il nome del marito, ma ricordo quello che ha scritto e che pochi giorni fa ha fatto il giro del mondo.
E' un messaggio diretto ai terroristi nel quale annuncia a loro, a tutto il mondo, che lui, ma in realtà tutti noi, non odieremo mai questi estremisti perché odiarli sarebbe segno di resa.
Questo mi fa venire un nodo in gola (dall'orgoglio): abbiamo tutti fatto bene a non abbatterci e dopotutto siamo ancora qua a cantare, giocare, uscire e divertirci, insomma a fare tutto quello che abbiamo sempre amato, senza avere paura che da un momento all'altro spunti un uomo con la barba nera e un kalashinkov e ci ammazzi.
Secondo me, dire che non li odiamo significa dire che in realtà li odiamo nel profondo del nostro cuore, ma non lo diamo a vedere esternamente.
Per descrivere le nostre emozioni, ma soprattutto le mie, servirebbe una nuova parola; un insieme di odio, paura, orgoglio, in particolare di voglia di vivere, di andare avanti e assolutamente di non rinunciare alla nostra preziosa libertà.
Caro lettore, questi terroristi sono ignoranti, perché interpretano malissimo le leggi della loro religione (nessuna religione vuole la guerra!)
Il mio desiderio più grande sarebbe di distruggerli tutti e di vivere in pace e tranquillità, senza queste brutte sensazioni che ho nella pancia quando vado in giro da sola, o quando vedo un arabo per strada!
Scusa per il piccolo sfogo, solamente che quando entro in questo argomento sono così nervosa e inacidita che potrei aprire un dibattito e non chiuderlo più.
Riguardo all'attentato nella capitale francese, le vittime sono circa 450, 132 morti (non so se mi spiego) sono davvero morti, non come in un libro o in un videogioco, è successo nella realtà!
Questa cosa mi sciocca e mi rende esterrefatta, 320 circa sono i feriti, ma un centinaio gravi.
Povere persone innocenti!
Posso solo e a malapena immaginare il terrore negli occhi della gente, che magari ha visto delle persone morire di fronte e che probabilmente, successivamente, ha rischiato che succedesse anche a loro.

Avrei troppe cose da dire e non voglio e non posso raccontarle tutte in un tema.
Vorrei solo diffondere il messaggio, che spero di avere trasmesso ai lettori del mio tema, che io non odio e non odierò mai l'Isis.

Marta Mantero