In
seguito ai terribili fatti di Parigi di novembre 2015, abbiamo approfondito
l’argomento in classe su quotidiani e video internet, sull’origine dell’Isis,
le assurde motivazioni e le conseguenze che questi attacchi terroristici
avrebbero causato nel mondo. In seguito abbiamo ascoltato la Prof. leggere questo
brano… le parole del marito di una delle vittime.
«Venerdì sera avete rubato la vita di
una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure
non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi
siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a
sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel
suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa
ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi
paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la
mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.
L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo
notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella
come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono
devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta
durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel
paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due,
mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho
altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo
pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo
insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà
l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il
suo odio».
Questo
è stato il mio commento a caldo.
“Non
avrete il mio odio” è la frase espressa da un padre che ha perso sua moglie in
una serata di divertimento a Parigi. Quella sera, 13 novembre 2015, un gruppo
di otto estremisti ricondotti all’ISIS ha tolto la vita a più di centotrenta
persone agendo, per dire suo, per nome di un Dio. Un Dio non può volere il male
e questo papà lo ha capito, trasmettendo il messaggio “Non avrete il mio odio”.
Gli estremisti aspirano ad ottenere il nostro odio, in modo da diffondere il
regime del terrore. Una volta instaurato, lo Stato Islamico avrà le porte
aperte per venire qui, in Europa, a imporci la sua religione. Compiono tutto
questo con il pretesto della fede e della religione, fatto del tutto contrario
e opposto alla politica laica europea che si è ottenuta a prezzo di guerre
sanguinose. Nei continenti avanzati e industrializzati la separazione dei
poteri è già avvenuta e c’è da sperare che arrivi il più presto possibile nei
Paesi Arabi.
Conferma
il fatto di pochi giorni fa: uno scrittore saudita prima imprigionato e
condannato e poi condannato a ottocento frustate e a morte. E solo per aver
dubitato dell’esistenza di Dio! In questo lasso di tempo in cui ci sono stati
laici e altri no nessuno dà all’ ISIS il diritto di intaccare la nostra pace.
Secondo me questi attacchi vengono effettuati con armi che noi abbiamo fornito
loro. Con noi intendo gli Stati Uniti che si sono arricchiti vendendo allo
Stato Islamico armi. Ora c’è chi ne paga le conseguenze. Serve coerenza.
Coerenza che va applicata anche al principio secondo cui non tutti i musulmani
sono terroristi sanguinari. La particolarità di questi estremisti è il fatto di
volersi auto-proclamare stato e non di sovvertirne altri. Hanno invaso e
dichiarato come proprio un territorio grande più o meno come la Gran Bretagna in cui risiedono
circa cinquantamila persone. La
Francia bombarda con raid aerei questo terreno ma, secondo
me, servono truppe di terra per annientarli totalmente
(impresa
facilmente realizzabile se attuata prima della loro espansione). Avvenimenti
come ritrovamenti di valigie vuote su treni, autobus, metropolitane e piazze
testimoniano che ci sono italiani il cui obiettivo è seminare panico e terrore
tra la gente. Anche questa è una forma di terrorismo perché ha come finalità
spaventare, seppur inutilmente, le persone. Non bisogna invitare i capi
religiosi delle Moschee in TV per chiedere loro giustificazioni del
comportamento dell’ISIS, perché è ingiustificabile sia da un punto di vista
laico, sia cristiano, che musulmano.
Concludo
dimostrando la mia solidarietà per le famiglie delle vittime che sono distrutte
e addolorate.
Marco Battaglia
Vedo che vi ha incuriosito quello che è successo a Parigi ne ho già letti 3
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