Uno degli elaborati che ci è piaciuto di più è questo, scritto dalla nostra compagna Anna Colombo, che ha saputo incantarci con un racconto fantasy che sotto certi aspetti ricorda un po' le fiabe e le favole che lo scorso anno ci hanno tanto appassionato! Perché quindi non condividerlo con voi?!
LA LOTTA CONTRO GORTOX
Alchemia era una giovane alchimista e viveva nel regno
sperduto di Magicabula. Lei era una ragazza semplice, abbastanza disordinata,
di statura piuttosto alta e slanciata dalla pelle olivastra e capelli neri come
ebano. La sua pettinatura era semplice e costante: una folta coda piena di nodi
causati dal cuscino, come diceva scherzosamente lei. I suoi occhi erano la sua
soddisfazione, grandi e di color blu oltremare che brillavano quando era felice.
Ma Alchemia, in realtà, nascondeva un segreto: benché tutti sapessero che lei
era un’alchimista, poche persone
erano consapevoli della sua abilità
nella lettura del pensiero. Infatti, a scuola le sue materie preferite erano
arte illusionistica e previsione del futuro, dove era particolarmente
avvantaggiata poiché il futuro è determinato dal volere delle persone, come
diceva Madame Sarah, la sua insegnante. Sul regno di Alchemia, Magicabula,
incombeva da tempo una terribile minaccia: infatti un antenato dei fondatori di
Magicabula, Gortox , aveva bevuto un filtro che lo aveva reso una creatura
mutaforme. Dunque, Alchemia era stata incaricata di sconfiggere Gortox, perché
quest’ultimo minacciava di creare un esercito di potentissimi maghi mutaforme.
Per Alchemia era giunta l’ora di andare; così iniziò il suo cammino verso le
periferie più remote del regno, nonché dimora dello stesso Gortox. Durante il
viaggio si accampava per la notte e al mattino presto riprendeva il cammino. Le
piaceva la vita da eremita; la mattina la svegliava il soffiare del vento sui
campi di grano, oppure adorava stare ore ed ore a contemplare la rugiada mentre
progettava la sua vita. Dopo il terzo giorno era giunta a destinazione. Appena
arrivata fu un ticchettio causato dal gocciolare dell’acqua che destò un
sospetto ad Alchemia, la quale, dopo aver sceso una scalinata, vide un cervo
dagli occhi verdi, apparentemente crudeli. Doveva essere lui, sì era proprio
lui: Gortox le aveva teso una trappola e lei sentiva tutti quei pensieri
maligni che ronzavano nella mente del nemico; erano tutte idee, l’una diversa
dall’altra, accomunate dalla vanità del loro proprietario, il quale se ne stava
seduto in un angolo dello scantinato a sghignazzare. Ad un tratto, ad Alchemia
venne in mente un piano nel quale lei avrebbe dovuto giocare sui punti deboli
dell’avversario; così gli disse:” Ho sentito dire che sei particolarmente
destreggiato nella metamorfosi.” Poi riprese:” Insegnami qualcosa a riguardo!”
Gortox, all’udire di quelle parole ,non esitò a mettersi in mostra, quindi si trasformò
in una lepre. Alchemia ricominciò: ”Adesso trasformati in un gattino!” E quello si trasformò. Infine Alchemia gli ordinò di
trasformarsi in una formica e ancora una volta questo obbedì in preda alla
vanità. Allora la protagonista scattò e, con un solo balzo, fu addosso al nemico,
il quale, capito il tranello, cercò di svicolarsi, ma ormai era troppo tardi
perché Alchemia lo aveva schiacciato: la ragazza aveva vinto. Una volta tornata
a casa, la ragazza venne accolta dalle acclamazioni della sua gente, la gente
di Magicabula, la gente di quel fantastico regno sperduto, che fino ad allora
era stato minacciato dal maligno Gortox e che adesso poteva vivere magicamente
felice e contento.
Anna Colombo
Bel testo spiegato talmente bene che ad un certo punto mi è sembrato di entrarci
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